Camminerai per le vie tortuose di Marrakech con una guida locale autentica, esplorando palazzi, tombe nascoste e souk vivaci. Non è solo un tour, ma un’immersione nel battito della città.
Appena metti piede in città, senti subito il suo ritmo pulsante. La nostra guida, Youssef, ci ha raggiunti appena fuori dalle mura antiche della medina, con quel modo semplice e coinvolgente di raccontare storie ad ogni angolo. La prima tappa è stato il Palazzo Bahia. Varcata la grande porta in legno, tutto si fa improvvisamente silenzioso, quasi fresco, anche in una giornata calda. L’aria profuma di fiori d’arancio che arrivano dal cortile. Youssef ci ha fatto notare piccoli dettagli nelle piastrelle: scheggiature e colori sbiaditi che raccontano quante persone hanno camminato in quei corridoi fin dall’Ottocento. Ci ha parlato di Si Moussa e di suo figlio Ahmed ben Moussa, e di come il palazzo fosse stato costruito per Bahia, “la brillante”. Ancora ricordo l’eco dei nostri passi in quei lunghi corridoi.
Ci siamo addentrati nella medina, schivando carretti e ascoltando frammenti di francese e arabo dai negozianti. Le Tombe Saadiane hanno un’atmosfera diversa, quasi nascoste dietro un muro semplice vicino alla Moschea della Kasbah. Dentro c’è un silenzio quasi sacro, nonostante ci fossero altri visitatori. Youssef ci ha spiegato come il sultano Moulay Ismail abbia cercato di cancellare la dinastia Saadiana, ma abbia lasciato intatte le loro tombe per rispetto. Le piastrelle sono luminose e geometriche; mentre eravamo vicino alla tomba di Lalla Messaouda ho percepito un leggero profumo di incenso. È incredibile pensare che queste tombe siano rimaste perdute per secoli, fino a quando non sono state riscoperte nel 1917.
La tappa successiva è stata la Madrasa Ben Youssef. L’ingresso è facile da perdere se non lo cerchi: una porta in bronzo nascosta in una strada affollata. All’interno, la luce del sole si riflette su marmi e mosaici. Siamo saliti per vedere dove un tempo vivevano gli studenti, in piccole stanze che si affacciano su un cortile pieno di cinguettii. La guida ci ha mostrato intagli nel legno di cedro che sembravano quasi nuovi, nonostante abbiano centinaia di anni. Al piano terra c’è una sala di preghiera con tre colonne di marmo e una cupola che si illumina quando la luce la colpisce nel modo giusto.
Ultima tappa: piazza Jemaa el-Fna. Il cuore pulsante della città, con incantatori di serpenti, bancarelle di succhi (il succo d’arancia è fresco e a buon prezzo) e un brusio continuo di voci. I souk si aprono da ogni vicolo. Si sentono profumi di spezie — cumino, zafferano — mescolati a pelle e carne alla griglia. Contrattare è parte del divertimento; la nostra guida ci ha dato qualche dritta per non pagare troppo i piccoli souvenir. Alla fine, i piedi erano stanchi ma avevo davvero vissuto Marrakech, non solo visto i suoi luoghi più famosi ma respirato la sua vita quotidiana.
Sì, è perfetto per tutte le età. Il ritmo è tranquillo e ci sono molte pause. Il percorso è accessibile anche a carrozzine e passeggini.
Non serve contante per gli ingressi, sono tutti inclusi. Le mance non sono obbligatorie ma sempre apprezzate se ti è piaciuta la guida.
Il tour dura circa quattro ore. Le guide parlano inglese, spagnolo o francese — basta dirci la tua preferenza al momento della prenotazione.
Avrai un po’ di tempo libero a Jemaa el-Fna e nei mercati. La guida può aiutarti a contrattare o indicarti le bancarelle migliori se vuoi.
I biglietti d’ingresso per Palazzo Bahia, Tombe Saadiane e Madrasa Ben Youssef sono inclusi. Avrai quattro ore con una guida ufficiale della città che parla la tua lingua — inglese, spagnolo o francese. Il percorso è accessibile a carrozzine e passeggini. Gli animali di servizio sono benvenuti. Porta solo scarpe comode e tanta curiosità!
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