Cammina per le strade di Medellín con una guida locale che condivide storie personali sull’era del narcotraffico in Colombia—annusando foglie di coca, ascoltando storie mai raccontate in luoghi come Montecasino e fermandosi al memoriale del Parque de la Inflexión. Aspettati conversazioni sincere e momenti che restano nel cuore.
«Allora, sapete davvero che odore ha la foglia di coca?» ci chiese la guida, mostrando una foglia nel Parque Lineal La Frontera. Io no — aveva un profumo terroso, quasi dolce, molto diverso da quello che mi aspettavo dopo anni di titoli di giornale. Eravamo al confine tra Medellín ed Envigado, il sole mattutino filtrava tra gli alberi mentre ascoltavamo storie su come gli Indigeni usano questa pianta da secoli. Nell’aria si sentiva un leggero sentore di erba bagnata e qualcosa di erbaceo. Continuavo a pensare a quanto fosse diverso da quello che avevo immaginato — niente sensazionalismi, solo verità.
Camminando da una tappa all’altra, abbiamo parlato di come la coca sia diventata cocaina — e di come questo abbia cambiato tutto qui. Andrés, la nostra guida cresciuta in zona, ci ha raccontato cose che non avevo mai letto online: il disastro ambientale causato dagli scarichi chimici nella giungla, come le famiglie siano rimaste coinvolte. A Montecasino, davanti a una vecchia casa dalle pareti sbiadite e una storia pesante (ci abitavano i fratelli Castaño — incredibile pensarci), ci ha parlato di “Los Pepes” e dei paramilitari. A volte si fermava a metà frase, come se stesse valutando cosa dire. Mi ha fatto capire quanto certe ferite siano ancora aperte.
Il percorso non era lungo — forse 3 km? — ma ogni tappa pesava sempre di più. Davanti alla Camera di Commercio abbiamo finito a parlare di riciclaggio di denaro e economie parallele mentre il traffico scorreva intorno a noi. Ricordo una donna che vendeva arepas lì vicino; sorrideva quando faticavamo con lo spagnolo. È strano come la vita continui a scorrere attorno a queste storie.
La parte finale è stata la più intensa: il Parque de la Inflexión. Ora c’è un memoriale dove un tempo sorgeva il palazzo Monaco di Escobar — nomi incisi nella pietra per le vittime della narco-violenza. Siamo rimasti in silenzio per un minuto o due; nessuno ha parlato davvero. A volte ripenso a quel silenzio quando sento parlare di Medellín solo come “la città del cartello”. Questo tour non è facile né pulito, ma è necessario — come vedere la città con le sue cicatrici vere e la sua forza.
No—parla di Escobar ma si concentra su storia più ampia, contesto e vittime, senza glorificarlo.
Il tour parte dal Parque Lineal La Frontera, al confine tra Medellín ed Envigado.
Il percorso copre circa 3 chilometri tra i luoghi storici più importanti di Medellín.
Sì—tutte le aree e i percorsi sono accessibili per sedie a rotelle durante l’esperienza.
Sì—i neonati possono stare in passeggino o carrozzina durante il tour.
No—l’esperienza comprende guida professionale ma non il trasferimento dall’hotel.
Il contenuto di riferimento non specifica la lingua; verifica con il fornitore per dettagli.
Sì—l’attenzione è sull’impatto sulle vittime e sulla società colombiana, non sulla criminalità.
La tua giornata include la guida esperta di un locale che ti accompagna nei luoghi chiave — dal Parque Lineal La Frontera a Montecasino e al Parque de la Inflexión — con percorsi accessibili per sedie a rotelle e passeggini, così tutti possono partecipare comodamente.
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